RICCARDO TRALLORI ►►► Nato a Pistoia il 24 novembre 1988. Diplomato al liceo scientifico Amedeo Duca d’Aosta di Pistoia nel 2007, nel 2013 laureato con il massimo dei voti e la lode in Analisi e politiche dello sviluppo locale con una tesi sulle Riforme degli assetti istituzionali subregionali nella XVI legislatura.
Da febbraio 2015 ad aprile 2016 ha frequentato, a Roma, un Master di II livello all’Università Luiss in Relazioni Istituzionali, Lobbying e Comunicazione d’Impresa.
Candidato consigliere regionale nella lista del Partito Democratico a sostegno di Eugenio Giani.
OSPEDALE DI PESCIA ►►► Rispetto all’ospedale della Valdinievole il 2026 deve vedere la conclusione degli interventi previsti dal PNRR: più di 11 mln per gli interventi di sicurezza sismica e 2 mln di euro per l’aggiornamento tecnologico delle strumentazioni utilizzate dai nostri operatori sanitari.
Per quanto riguarda la qualificazione dei reparti, occorre monitorare le necessità di dotazione organica di medici e infermieri in tutti i reparti e lavorare sulla specializzazione di essi ad esempio il fatto che il reparto di chirurgia sia diventato recentemente centro di riferimento per la chirurgia della tiroide significa migliorare la qualità del servizio e far diventare l’ospedale attrattivo ben oltre i confini provinciali, sia per i pazienti che per gli operatori sanitari. E’ quello che, ad esempio, è avvenuto negli anni per l’oculistica. Deve essere però rafforzata fortemente la rete dei servizi ginecologici e pediatrici nell’ospedale e sul territorio: in questo senso mi batterò che la sperimentazione della legge regionale sulla guardia medica pediatrica avvenga nel nostro territori.
MEFIT ►►► La Regione, con 5 mln di euro negli ultimi anni, ha letteralmente evitato la chiusura del mercato, che sarebbe stato un autentico dramma economico e sociale per il territorio, viste le tante imprese ed i lavoratori che vi operano ogni giorno. Questo però non basta: i 10 mln di euro del PNRR devono servire per uscire dall’emergenza costante per passare alla prospettiva di lungo periodo per questa struttura, la cui multifunzionalità può diventare un valore per la tutta la Toscana. In questo senso la Regione dovrà continuare ad accompagnare l’amministrazione comunale in questo percorso che, finalmente, non è più emergenziale ma proiettato sul futuro.
PINOCCHIO ►►► Lo sviluppo di Collodi passa sicuramente dal tema della variante esterna al centro abitato: in questi anni la Regione ha finanziato la Provincia per finanziare le valutazioni di prefattibilità che ci danno finalmente cifre chiare sulle due opzioni, lato pesciatino e capannorese.
Adesso è il momento della scelta, partendo da due presupposti: non è scritto da nessuna parte che il versante pesciatino debba sopportare per sempre il peso del traffico pesante come avviene adesso e dunque anche la parte lucchese deve farsi carico di esso, perchè il distretto cartario è in gran parte ubicato su quel territorio; le cifre emerse dagli studi di prefattibilità, come minimo 50 mln di euro, sono tali che per realizzare l’opera servirà un intervento dello Stato, visto che nessun comune, provincia o regione a statuto ordinario in Italia ha la facile disponibilità di cifre del genere. Nel prossimo mandato dovremo decidere il tracciato e lavorare a finanziare l’opera.