“Nessuna preclusione per eventuali ipotesi di sviluppo turistico di Collodi, naturalmente, ma qualora l’oggetto dell’attuale discussione in corso fosse la privatizzazione, ovvero la vendita, del parco di Pinocchio tramite il passaggio di proprietà dello stesso a terzi (soprattutto se società con fini di lucro), essa ci vedrebbe assolutamente contrari“.
“La Fondazione ha la sua autonomia giuridica ed istituzionale, sia chiaro, e in quanto a ciò non è soggetto controllato da nessun ente locale -prosegue la nota di Uniti per Pescia con Franchi Sindaco-. La cessione del diritto di proprietà, però, è un passaggio irreversibile ed il Parco è nato dalla volontà dello storico Sindaco di Pescia Rolando Anzilotti ed è dunque legato strettamente alla comunità pesciatina e collodese: questo legame è inscindibile.
Come Amministrazione siamo sempre stati e resteremo favorevoli a progetti reali che interessano lo sviluppo della nostra città ma saremo fermi oppositori ad ogni tentativo di speculazione senza criteri di sostenibilità economica, ambientale e sociale, dunque ai danni dei cittadini, a fronte di interventi che, necessitando di strutture ricettive, parcheggi, viabilità e quant’altro, finirebbero per modificare se non stravolgere la geografia di un quadrante del Comune già problematico”.