Alle prime ore della mattina di mercoledì, –erano circa le 9,30– alcune pattuglie dei Carabinieri, almeno tre, sono state viste muoversi in giro per Pescia, a sirene spiegate che facevano la spola tra la caserma di via Cairoli e le vie di accesso alla città.
Carabinieri avrebbero individuato e bloccato alcune persone, una di queste in piazza Mazzini, di presunta origine nordafricana.
Nulla trapela, potrebbe trattarsi, ma il condizionale è d’obbligo, di un’operazione antidroga. Ne sapremo di più nelle prossime ore.
I PRECEDENTI, L’ENCOMIO
Nello scorso mese di giugno, in occasione della festa per il 210° annuale della fondazione dell’Arma a Collodi, il comandante della locale stazione dei Carabinieri, il Luogotenente Carica Speciale Francesco Marraccini, con i colleghi, all’epoca dei fatti in servizio a Pescia, Marescialli Fausto Emanuele e Francesco Buondonno, Vice Brigadieri Giuseppe Armeni e Luciano Scala, sono stati insigniti di un encomio per “aver condotto, partecipandovi personalmente, ad una articolata e prolungata indagine avviata a seguito di tre decessi per overdose da stupefacenti che ha permesso di individuare i fornitori delle sostanze letali. L’operazione ha consentito di trarre in arresto 26 persone per spaccio di sostanze stupefacenti”.
I DECESSI
Nell’agosto 2021 fu rinvenuto il cadavere di un uomo 42enne. Fu il padre, che non lo sentiva già da qualche ora ad accorgersi per primo del decesso. Furono immediatamente allertati i soccorsi ma per il giovane, ormai, non c’era più niente da fare.
Tre mesi più tardi, il corpo esanime steso a terra di un pesciatino 44enne fu ritrovato dalla compagna, appena rientrata nell’abitazione. Anche in questo caso i soccorsi, pur immediati, non poterono impedire il decesso.
Nel dicembre 2021 un quarantenne italiano di origini romane, ospite di una comunità terapeutica con base nella Montagna pesciatina, fu rinvenuto morto all’interno della sua camera da altri ospiti della comunità per cause presumibilmente legate all’uso di sostanza stupefacente del tipo eroina.