Tra meno di un anno, precisamente il prossimo 10 giugno 2025, il Ponte del Marchi dovrà riaprire. Così fu assicurato nell’ottobre dello scorso anno CLICCA QUI
“Seicento giorni, non uno di più”, fu detto.
Di giorni, ne sono trascorsi oltre 250 e passi in avanti –si badi bene, non siamo dei tecnici– non ne sono stati fatti. Il ponte si presenta come allora, sulla carreggiata è stata posizionata una passerella in ferro che, c’è da immaginare, consentirà il transito degli operai al lavoro quando l’attuale cavalcavia sarà abbattuto per far posto al nuovo.
Il nuovo viadotto sarà realizzato in acciaio corten, posato su due pilastri anzichè sugli attuali tre e ospiterà anche due passerelle ad uso ciclabile e pedonale.
Ad oggi le recinzioni del cantiere non assicurano il divieto di transito dei pedoni. Alcune sono in terra, non scarseggia la segnaletica. Il box ad uso ufficio è stato preso di mira da qualche vandalo che ne ha rotto la porta a vetri.
La denuncia arriva da molti frequentatori e residenti della zona.
LA STORIA DEL PONTE DALLA CHIUSURA AD OGGI
Il cavalcavia fu chiuso nell’agosto del 2018 al transito delle auto in seguito al distacco di alcuni calcinacci nella parte inferiore del ponte. L’allora sindaco Giurlani decise il divieto di transito per tutti i veicoli e motocicli, con esclusione del transito pedonale, del ponte del Marchi.
La decisione sopraggiunse in seguito ad una relazione redatta dal Comando Provinciale Vigili del Fuoco in seguito alla caduta di calcinacci, nella quale si faceva riferimento a lesioni della struttura.
Appena un anno più tardi, nel maggio 2019, anche l’ingegnere Enrico Mangoni dell’Università di Firenze, incaricato dell’analisi di tutti i ponti pesciatini, confermò lo stato del ponte. “Potrebbe cedere da un momento all’altro“, disse. “Senza interventi strutturali è impossibile riaprirlo al transito delle auto“, concluse Mangoni che paragonò la struttura ad “un vecchio di 100 anni che all’apparenza sembra stare bene ma che, in realtà, non è così”.
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