Un bambino di 4 o 5 anni corre sui prati e gioca sulle altalene. Fino a quando i genitori, vista l’ora tarda, lo richiamano. Saluta i suoi amichetti e mano nella mano ad una dolcissima bambina, appena conosciuta o magari compagna d’asilo, si avvia verso l’uscita del Parco. Una bambinata, perché no!?
Oppure…
Un bambino di 4 o 5 anni corre sui prati e gioca sulle altalene con una dolcissima bambina. Quella improbabile amicizia non sfugge ai genitori del ragazzino che, intenzionalmente, spingono la coppia fuori dal Parco dove ad attenderli c’è un’auto con dei vetri scuri pronta a partire…un tentato rapimento insomma.
In entrambi i casi, la mamma della bambina, non vedendo più sua figlia, comincia subito ad allarmarsi, poi la vede, la richiama e la stringe a sé…pericolo scampato!
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Cosa veramente sia accaduto il pomeriggio di un paio di settimane fa al Parco Elisabetta ad Alberghi è difficile dirlo con certezza.
Ci sono, un video pubblicato su Facebook nel quale il consigliere comunale Giacomo Melosi parla di “episodio spiacevole” e “brutto spavento” e raccomanda ai genitori di non perdere mai di vista i propri figli anche quando si è in un luogo sicuro come il Parco Elisabetta ad Alberghi. E le dichiarazioni di Rodolfo Guidi, presidente della onlus che gestisce il Parco. “Ci sono sette videocamere -ha detto-. Tutta l’area è recintata e vi è un solo punto di ingresso ed uscita, anch’esso videosorvegliato”. E poi tante ipotesi, discorsi, illazioni che per ora almeno, sembra, non sono sfociate in alcuna formale denuncia.
L’auspicio è che si sia trattato di uno spiacevole malinteso finito bene.