Tornano erbacce e rifiuti nel vecchio mercato dei Fiori di via Amendola.
Ma tant’è, i pesciatini si stanno dolorosamente abituando.
Oggetto di un velocissimo recupero, nella primavera scorsa, il mercato dei fiori è di nuovo dimenticato. A distanza di pochi mesi, erbacce e rifiuti sembrano lentamente avere la meglio. I pesciatini si erano finalmente illusi che dopo oltre 25 anni il mercato potesse tornare di nuovo un’area fruibile alla cittadinanza.
Facendo un giro della struttura, sulla quale a partire dagli anni ’50 riposero le speranze di una rinascita post-bellica tanti agricoltori e florovivaisti locali e tanti sportivi che vi cominciarono a praticare sport, soprattutto pallacanestro, si vedono erbacce dappertutto, nelle oasi interne e nei tunnel esterni. Lì vi sono anche sporcizia e rifiuti, come secchi di pitture, bottiglie in vetro e plastica, cartacce ed indumenti. E un insopportabile odore di urina.
Nessun concerto, nessuna Biennale del Fiore. L’attuale amministrazione, evidentemente a ragion veduta, ha rimandato tutto alla prossima primavera. O almeno fino a quando non saranno ultimati i lavori di messa in sicurezza per il rilascio del Cpi, il certificato di prevenzione incendi, e realizzati i servizi igienici, quattordici toilette adeguate alla capienza della struttura.








































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