Il progetto Pronto Badante, promosso e finanziato da Regione Toscana attraverso il fondo per la Non Autosufficienza, ha come finalità principale quella di dare una risposta tempestiva ed efficace alla famiglia nella gestione dell’anziano che si trova per la prima volta in una situazione di difficoltà.
Il progetto è coordinato dalla SdS e prevede il coinvolgimento del Terzo settore e del volontariato; in Valdinievole la gestione è stata affidata attraverso uno specifico bando pubblico alla cooperativa Sintesi Minerva che ha un’esperienza pluriennale in questo settore.
L’iniziativa è rivolta ad anziani che si trovano nelle seguenti condizioni:
• Età uguale o superiore ai 65 anni;
• Residenti in Toscana;
• Non in carico con progetto assistenziale personalizzato (PAP) ai servizi sociali, che per la prima volta si trovano in un momento di fragilità, difficoltà o disagio.
Si accede al progetto chiamando il Numero UNICO REGIONALE 055 4383000 per segnalare il proprio disagio.
La presa in carico avviene nelle successive 24 massimo 48 h, concordando una visita domiciliare con la famiglia che verrà svolta da un case manager qualificato.
Le principali attività del progetto:
• Informazione e orientamento della famiglia rispetto ai servizi territoriali.
• Supporto e accompagnamento della famiglia nel primo accesso allo sportello del Punto Insieme per la presa in carico da parte dei servizi.
• Erogazione di un contributo di 300 euro una tantum per l’assunzione di un assistente familiare, individuato dalla famiglia stessa, per coprire le prime necessità assistenziali. Il contributo non è legato all’ISEE dell’anziano.
• In caso di bisogni complessi il progetto prevede la possibilità di poter attivare un tutoraggio specializzato (OSS, Fisioterapista, Psicologa,..) fino ad un massimo di 5 interventi.
• Monitoraggio della situazione con valutazione dell’andamento del bisogno.
Gli obiettivi che il progetto intende raggiungere sono:
• Sviluppare e valorizzare le risorse della rete di supporto alle famiglie.
• Prevenire e contrastare situazioni di vulnerabilità sociale.
• Ridurre rischi di isolamento.
• Promuovere un’integrazione sempre più efficace tra i bisogni espressi dagli anziani e le attività di assistenza da parte dei servizi territoriali.
• Sviluppare un welfare di rete che valorizzi la centralità della persona.