Epatite C, a settembre il programma di screening gratuito per i nati tra il 1969 e il 1989

foto da sito regione toscana

Partirà a settembre il programma di screening gratuito sull’epatite C, infezione del fegato provocata da un virus che si trasmette mediante contatto con sangue infetto ma da cui oggi si può guarire. Per riuscirci è però importante diagnosticare la malattia per tempo e gli screening diventano pertanto essenziali.

I controlli del programma promosso dalla Regione riguardano tutti i nati tra il 1969 e il 1989 (circa 920 mila persone tra 33 e 53 anni). A questi si aggiunge l’intera popolazione carceraria e chi è seguito dai servizi pubblici per le dipendenze, altre ventimila persone al censimento di pochi mesi fa: in questo caso il programma è già stato avviato da più di un anno.

L’uso di sostanze per via endovenosa, pratiche come tatuaggi, piercing o altre procedure estetiche condotte in condizioni igieniche poco sicure – oppure la condivisione di oggetti personali taglienti e pungenti contaminati da sangue (un rasoio ma anche un semplice spazzolino o taglia unghie) e determinati comportamenti sessuali – sono considerate condizioni a rischio, come anche le trasfusioni (ma solo fino al 1991, quando sono stati introdotti test specifici sui donatori).

L’infezione può decorrere senza sintomi per anni e talvolta decenni, silente, ma può ugualmente in quel tempo causare danni al fegato che possono portare alla cirrosi e al carcinoma epatico. L’infezione aumenta anche il rischio di sviluppare malattie reumatologiche, ematologiche, come il linfoma, cardiovascolari e diabete mellito. Un danno dunque per la persona ma anche per il sistema sanitario, che si trova a gestire un numero accresciuto di malati.

Lo screening consisterà in un test rapido, pungidito, su sangue capillare per la ricerca di anticorpi anti-Hcv. Il risultato sarà disponibile in pochi minuti.

I test saranno effettuati a partire da settembre nelle sedi delle associazioni di volontariato che hanno aderito al progetto e che saranno consultabili sul sito della Regione Toscana e nelle sedi delle aziende sanitarie. I cittadini saranno invitati attraverso un sms, ma anche chi non lo ricevesse (e rientra nella popolazione target) potrà recarsi presso i punti prelievi ed eseguire il test. Sarà naturalmente escluso dallo screening chi è già noto al sistema sanitario come infettato da epatite C.