“Sorriso radioso e entusiasmo contagioso”. Stefano, il conforto nella memoria

Stefano, capita spesso di pensarti, di ricordarti. Sei stata una persona importante per moltissimi di noi. Quelli della pallacanestro, che ti vedono ragazzino con il pallone a spicchi tra le mani, in “terzo tempo” proiettato verso il canestro. Quelli del Santa Maria, mentre sfili con indosso il vestito medievale, quello color bordeaux, per mano all’adorata Linda.

Il sorriso radioso, l’entusiasmo contagioso, le docili parole, l’immensa tenacia. Ecco cosa manca di te, Stefano”

Ricorrono oggi, venerdì 19 maggio, due anni dalla prematura scomparsa di Stefano Vezzani.

La sua fu una perdita dolorosissima, per tutta la comunità pesciatina, difficile da comprendere o farsene una ragione.

Stefano, avrebbe compiuto 50 anni appena una settimana più tardi, il 26 maggio 2021. Ma il destino lo ha prematuramente allontanato dall’affetto dei suoi cari, della mamma Cinzia, della moglie Linda, e di tutti coloro che l’hanno conosciuto o hanno avuto la fortuna di incontrarlo, anche solo per qualche minuto.

E’ tutt’ora un esempio per chi è spesso disattento alle faccende della nostra città e per chi si abbatte troppo in fretta agli eventi della vita.

In questi lunghi ventiquattro mesi sono state molte le iniziative organizzate alla sua memoria. Gli Shoemakers Monsummano, società nella quale ha rivestito il ruolo di giocatore e dirigente, lo ricordano con una due-giorni di basket, il Memorial Stefano Vezzani riservato alla categoria esordienti.

La Cestistica Pescia lo sta omaggiando con uno striscione, da tempo appeso sulle pareti del palazzetto di via Galilei, con una sua foto e la frase “Non importa quanto segni. Quello che conta è uscire dal campo felici”, del suo idolo Kobe Bryant.

Il Rione Santa Maria, lo ha tributato invece nel corso del Palio degli arcieri dello scorso settembre con un inchino davanti alla casa materna, in via Veneto. C’è da immaginare che lo farà ancora.