Una ricerca di Coldiretti certifica che l’agricoltura toscana, e anche pistoiese, dipende dalla manodopera straniera. Il ruolo dei lavoratori immigrati, 24 mila in regione, il 42% del totale, “è diventato sempre di più indispensabile per la crescita del settore primario e per la produzione di molte delle eccellenze del Made in Tuscany, un dato che a Pistoia raggiunge il 48,9%, il dato più alto della Toscana, con circa 1900 lavoratori“.
“Sono quasi la metà del totale i lavoratori immigrati censiti in agricoltura a Pistoia –spiega Coldiretti Pistoia-. L’accoglienza ed il corretto inserimento sono un valore aggiunto per la nostra agricoltura, vista l’indispensabilità dell’apporto degli stranieri in tutti i nostri settori produttivi, florovivaismo in primis”.
Secondo il risultato della ricerca, “la crescente richiesta di manodopera straniera è da ricercare nella maggiore disponibilità̀ e flessibilità̀ rispetto agli italiani a lavorare all’aperto e nei giorni festivi e weekend, garantendo in questo modo risposte puntuali ai fabbisogni aziendali”.