Oliviero Franceschi sul Coad. “Doppio danno per la città”

“Al di là della quantificazione economica del bene che, a detta di chi conosce il settore della depurazione, è  quasi impossibile quantificare il valore di impianti ormai sempre meno insediabili sui territori per i chiari motivi di possibili cattivi odori e scarichi di acque  reflue,  anche se in tabella consentite, quello appena venduto sarà addirittura oggetto di ampliamento, e questo ne quintuplica di fatto il valore”.
Per Franceschi, “i pochi danari con cui i Comuni di Pescia e Villa Basilica sono stati liquidati da questa discussa vendita, non potranno essere usati per il territorio ma andranno dritti dritti a ripianare parte del debito che Oreste Giurlani ha sempre dichiarato essere stato risolto al quale credeva solo lui”.
Franceschi teme sulle dimensioni future el depuratore. “Quanto sarà ampliato? E a che scopo? Servirà nuovi insediamenti che nasceranno a monte di Collodi?”. Per il consigliere di Lega Salvini vi è il rischio che a godere delle funzionalità del depuratore siano le aziende di Villa Basilica, mentre a Pescia “toccherà depurare gli scarichi”.
“Come potremmo poi noi tutelare i cittadini dalle possibili anomalie di questo impianto?”.