Crest all’attacco di Regione e Asl. “Partorienti indirizzate a Prato e Pistoia”

Il Comitato Regionale Emergenza Sanità Toscana è intervenuto al riguardo della chiusura del Punto Nascita dell’ospedale di Pescia.

“I Sindaci sono stati informati in una Conferenza dei Sindaci del 20 dicembre 2021, ovvero cinque mesi fa, che il numero dei parti al Punto Nascita dell’ospedale di Pescia era sceso sotto la soglia dei 500 parti all’anno. Cosa è accaduto in questi cinque mesi? E soprattutto, cosa è accaduto nel 2021? Chi ha monitorato la situazione, prima che i numeri diventassero rischiosi? C’era un interesse a monitorare? Sembra di no”.

Secondo il Crest, “durante la pandemia, per questioni sanitarie, molte donne sono state indirizzate a Pistoia o a Prato per partorire. Non è stato certamente un periodo “normale”. Eppure, vengono applicate le norme come se nulla fosse successo. Sulla Sanità quando c’è da tagliare, si taglia, senza tanti scrupoli o ripensamenti”.

Il Crest si chiede poi se “c’è in cantiere la riduzione del numero di posti letto di Chirurgia a Pescia?”, ed affonda, “I bisogni dei cittadini possono passare in secondo piano? I Sindaci stanno a guardare? Ed i Sindacati? Non è bastata la lezione dei tagli passati? Non è bastata la lezione della pandemia?”.