“Le criticità del punto nascita di Pescia e più in generale dell’Azienda sanitaria, furono oggetto di riflessione già nell’incontro che l’Azienda Sanitaria aveva promosso con la Conferenza dei Sindaci della Valdinievole lo scorso 20 dicembre 2021”.
Nella nota dell’azienda sanitaria è scritto: “L’interruzione dell’effettuazione dei parti al Cosma e Damiano con il primo giugno dipende dal fatto che il passaggio a meno di 500 nascite in un anno (per cui l’ASL sta chiedendo la deroga al Ministero della Salute) comporta la necessità di soddisfare precisi requisiti dettati dal Ministero della Salute per il conseguimento dei quali occorre porre in essere una serie di interventi, tra cui, ad esempio, la necessaria dotazione organica dei medici ginecologi e pediatri che permettano il mantenimento dei turni nelle 24 ore, criteri obbligatori e basati su evidenze scientifiche per ottenere la deroga e definiti a livello nazionale al fine di assicurare la totale sicurezza per la donna in gravidanza e del nascituro”.
L’Assessore alla Salute Bezzini ha dato disposizione di avviare immediatamente i concorsi necessari affinché nel periodo necessario al Ministero di esprimersi (180 giorni), la Asl Toscana Centro sia in condizione di adempiere a questo e agli interventi di tipo organizzativo necessari all’ottenimento della deroga e quindi alla ripartenza dell’attività di assistenza al parto. “La richiesta di deroga va nella direzione di mantenere efficiente l’ospedale. Volontà testimoniata dalla riqualificazione totale del reparto avvenuta nel 2018”.
Intanto, Fratelli d’Italia ha chiesto le dimissioni dei “due i principali responsabili, l’assessore alla salute Simone Bezzini e il consigliere regionale Marco Niccolai”, “i quali a gennaio rassicuravano sulla non chiusura del reparto, salvo poi disinteressarsi completamente degli sviluppi che invece hanno portato ad arrecare un danno nei confronti della salute dei cittadini ed in particolar modo delle donne in gravidanza non solo della Valdinievole ma anche di parte della piana lucchese. Non ci sono attenuanti, devono dimettersi”. “Negligenza o volontà politica?”.