Il dolore per la morte di Salvatore. Le dinamica dell’incidente

La tragica scomparsa di Salvatore Mezzacapo, il 51enne originario di Caserta ma pesciatino di adozione, porta con sé un vuoto difficile da colmare.

Lo piangono in tantissimi oggi. La sua dolce Donatella, tanti parenti e tantissimi amici. Quelli del calcetto, quelli del bar e quelli del paese che l’ha ospitato, Pietrabuona.

“Un bravo ragazzo -lo ha ricordato Oreste Giurlani-, Mi scriveva spesso per segnalarmi cose che non andavano o che erano da sistemare nella sua zona. Le istituzioni, tutte, devono adoperarsi per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro”.

Stando alle prime informazioni raccolte -la dinamica dei fatti è ancora al vaglio degli inquirenti-, Salvatore è caduto da un ponte nel canale sottostante ed è rimasto schiacciato dal macchinario che stava guidando, uno schiacciasassi. Era stato assunto appena tre mesi fa.

Per liberare il corpo è stato necessario l’uso di un escavatore. Sono stati i vigili del fuoco a recuperare il corpo e affidarlo ai sanitari. L’impresa stava lavorando alla condotta fognaria che permetterà di collegare il depuratore di Stabbia, nel comune di Cerreto Guidi, con quello della frazione di Baccane nel comune di Larciano.

Tra le possibili cause della morte ci sono anche l’annegamento o un malore improvviso.