Dai gelati della Kinder alla carne di Roadhouse. Le esperienze di un giovane pesciatino

Prima ad Alba, poi in Lussemburgo. Ora in Emilia Romagna, nella patria del gusto, del Food and beverage, in particolare. Ma anche tanta Europa, Lisbona.

Eugenio Birindelli, pesciatino eccome…, è un primo della classe, fosse altro per la sua data di nascita, il giorno di capodanno del 1991. Ha studiato a Pescia, fino al diploma conseguito al Liceo Lorenzini. Si è poi laureato in Economia a Firenze, nel corso di laurea Management, internalizzazione e qualità. Dal 2013 al 2015 era alla Bocconi di Milano dove ha conseguito la specializzazione in Marketing.

Da allora tantissime esperienze formative e professionali. “Come quelle a Londra, nelle estati del 2011 e 2012, in aziende di moda e fotografia. Erano le mie prime esperienze nel mondo del lavoro, importanti, almeno per prendere confidenza con la lingua”, ha detto Eugenio raccontando di sè. E a Lisbona, per l’Erasmus, e Los Angeles, in uno stage universitario.

Ora è responsabile Marketing in un’azienda del gruppo Cremonini, leader nel settore alimentare (quello della Manzotin, Marr, Chef Express e Montana, per intendersi). “Sono responsabile Marketing in Road House -ha detto Eugenio-. Mi occupo dei nuovi format di ristorazione. Recentemente abbiamo lanciato una linea di ristoranti e fast food ispirati alla cucina messicana, Calavera Restaurant e Rapido. Oggi sono 24 in tutta Italia, per lo più nelle regioni del nord e intorno a Roma”.

“Suoi” sono anche i Kinder Ice Cream. Sorride Eugenio. “Magari! Sono stato per quattro anni brand manager in Ferrero, prima ad Alba poi in Lussemburgo. In un team con decine di altri manager ci occupavamo dell’ideazione di nuovi prodotti, della ricerca di nuove ricette e dei test di mercato e di gradimento del consumatore”.

Eugenio corre a Pescia, quando può. Dalla sua famiglia, “che mi ha sempre sostenuto nel mio percorso formativo”. Con lui la fidanzata Letizia che, “in questi anni di nomadismo mi ha spesso seguito pur lontana da casa”. Il basket, che ha praticato fino a 18 anni, il vino (è sommelier), la biciletta (con il padre Alessandro ha percorso la Manica da Parigi a Londra), e la Fiorentina, sono le sue grandi passioni.