Undici testimoni a favore di Giurlani. “Ingiusto vantaggio patrimoniale”

Sono sfilati undici testimoni, ieri, all’udienza del processo Giurlani. Tutti della difesa, compresi alcuni sindaci di comuni aderenti a Uncem Toscana, l’avvocato Barbara Vittiman, ex assessore del Comune di Pescia, l’attuale assessore ai lavori pubblici del Comune di Pescia Aldo Morelli e una dipendente del Comune.

Giurlani è descritto come “presidente infaticabile il cui impegno e attivismo lo portavano spesso a muoversi da un comune all’altro”.

Per l’avvocato Andrea Bini, legale del Partito Democratico che nel processo è costituto parte civile, “le testimonianze non hanno aggiunto altro a quanto già era noto nel dibattimento e l’udienza ha confermato la sostanziale incapacità di giustificare le spese illegittime delle quali Giurlani è accusato”.

Giurlani è accusato di aver sottratto, dal 2012 al 2016 quando era persidente di Uncem Toscana, 724.331 euro di denaro pubblico. I soldi sarebbero stati prelevati dai conti bancari dell’Uncem di cui aveva disponibilità.

L’altra imputazione è quella di traffico di influenze illecite, in concorso con un imprenditore pratese, per aver ricevuto da quest’ultimo quasi 40mila euro nel 2012 come prezzo della mediazione illecita per accreditare presso alcuni enti pubblici e presso la rete telematica regionale della Toscana, un prodotto informatico creato dall’imprenditore.
Il Giudice, al termine dell’udienza, ha integrato il capo d’imputazione relativo all’autoconferimento degli incarichi i cui compensi sono intorno ai 140mila euro. “Non si è astenuto in presenza di un intersse proprio, procurando così intenzionalmente un ingiusto vantaggio patrimoniale”.

Il prossimo 24 novembre saranno ascoltati altri due testimoni della difesa, poi dibattimento e sentenza.