“Sono commosso dal numero straordinario di telefonate, sms, messaggi cartacei e in digitale che ho ricevuto durante questa settimana e che continuo a ricevere quotidianamente da tutta la Diocesi, da amici fraterni, da conoscenti, dalle autorità e da persone semplici e comuni, magari incontrate anche una sola volta”. È quanto ha affermato il Vescovo Filippini dalla sua camera dive sta rispettando il periodo di isolamento previsto.
“Da tutti mi viene donata una testimonianza di affetto, di vicinanza e di partecipazione a questa mia disavventura che mi confonde: anche la comunità rumeno ortodossa con il suo parroco ha pregato per me, come pure alcuni amici protestanti e musulmani. Davvero un abbraccio d’intensa fraternità che fa bene”.
Filippini ha rassicurato sul suo stato di salute: “eccetto una leggera costipazione, non presento sintomi preoccupanti e controllo più volte al giorno la temperatura e l’ossigeno che sono regolari”.
“Per ora non mi è stata prescritta alcuna terapia, se non il riposo. Vivo l’isolamento in casa con serenità, perché i miei congiunti sono risultati negativi; leggo, rispondo a chi mi cerca, sbrigo qualche pratica a distanza, ascolto musica e prego”. Luca Silvestrini