Il voto a Pescia. Centrodestra in testa. Pd primo partito. Niccolai dimezzato ma vince

Il centrodestra si conferma lo schieramento preferito dai pesciatini. Complessivamente, alle elezioni Regionali del 20 e 21 settembre, i partiti che hanno sostenuto la candidatura di Susanna Ceccardi, hanno collezionato il 49,55% delle preferenze. Un risultato che conferma i numeri del 2019, quando alle Europee Salvini & co. ottennero nella nostra città quasi il 52%.

Tra i partiti, testa a testa tra Partito Democratico, avanti con il 28,70%, e Lega Salvini, “fermo”, si fa per dire, al 27,37%. Per il Pd si tratta di un balzo in avanti rispetto al 24,99% delle Europee 2019 e al 24,86% delle Politiche 2018. Difficile fare un confronto con le Comunali 2018 quando ottenne appena il 13%, ma in quell’occasione l'”effetto Giurlani” sostenuto da liste civiche spostò gli abituali equilibri.

Lega Salvini, invece, scende dal 40,97% delle Europee 2019.

Incredibile balzo in avanti di Fratelli d’Italia che vola al 17,058%. Nel 2019 era al 5,28%, nel 2018 al 4,095, nel 2015 al 4,172%. Non decolla Italia Viva, ferma al 2,686%.

Tra i candidati a consigliere regionale, Marco Niccolai si conferma il più votato a Pescia con 826 preferenze, quasi la metà, però, delle 1400 che raccolse nelle elezioni Regionale del 2015. Si conferma invece Federica Fratoni: 439 preferenze quest’anno contro le 478 nel 2015. Bene Roi Giorgi e Anna Maria Pagni, pesciatini, candidati nella lista Orgoglio Toscana Giani Presidente, che hanno raccolto rispettivamente 187 e 133 preferenze e Cristian Inglese, 78, con Sinistra Civica Ecologista. Si ferma a 53 preferenze Manuela Angeli coordinatrice a Pescia di Forza Italia. LS