Si è inaugurata ieri al Palagio la mostra fotografica che rimarrà aperta fino al 9 settembre dedicata alle foto e ai documenti storici dell’Istituto agrario Anzilotti, per i 110 anni dalla sua apertura. Tanti i presenti, oltre alle autorità cittadine anche le persone che si sono in qualche modo legate all’istituto: presidi ed ex presidi, ex studenti, docenti di oggi e di ieri. Nel suo discorso Giurlani ha ricordato che un mese fa è arrivata la notizia della perdita dell’autonomia a causa di un lieve calo di iscritti (ciò comporterebbe una reggenza da parte di un preside che ha più istituti da dirigere). C’è stato un grande lavoro di mobilitazione, coordinato dall’assessore alla cultura Guja Guidi e dal consigliere regionale Marco Niccolai, che ha coinvolto numerosi soggetti per ottenere una deroga in virtù dell’emergenza che stiamo attraversando. Nel suo discorso il sindaco ha definito l’istituto agrario una scuola che ha determinato la storia del nostro territorio di generazione in generazione e ha formato tanti esperti, imprenditori pesciatini e non solo. Una scuola che esercita un richiamo attrattivo per molti giovani che vorrebbero studiarvi. Anche perché l’agricoltura qui a Pescia è sempre viva, ci sono 430 aziende solo di florovivaismo.
Andrea Voirgar, il docente dell’Anzilotti che ha organizzato materialmente la mostra, ha spiegato che le foto e i documenti sono relativi alla scuola dal 1910, anno dell’effettiva apertura. Sono numerosi perché dipendeva dal Ministero dell’Agricoltura, presso cui andava giustificato ogni anno con documentazione scritta e fotografica il denaro pubblico che la finanziava; era la prima scuola pubblica in Toscana, fino a quel momento erano tutte private.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.