“Il modello ad alta intensità assistenziale di area medica, sperimentato negli anni all’ospedale di Pescia, è uno degli esempi più appropriato”, lo ha affermato la dottoressa Grazia Panigada, direttore dell’area medica aziendale e della unità di medicina complessa del S.S. Cosma.
All’ospedale di Pescia, diretto dalla dottoressa Sara Melani, infatti, da anni, è in atto la sperimentazione del modello di reparto ad alta intensità di cura in un setting di area medica. Un reparto che accoglie direttamente dal pronto soccorso, ma anche dagli altri reparti ospedalieri, i pazienti con problematiche mediche che presentano elevata complessità ed alta instabilità e quindi la richiesta di costante monitoraggio clinico. Il reparto non è una terapia intensiva, né una sub intensiva che sono dedicati invece a pazienti ancora più instabili.
I pazienti ricoverati in alta intensità sono affetti da ictus cerebrale, sepsi, insufficienza respiratoria, scompenso cardiaco, ma anche pancreatite acuta e insufficienza renale ed altre patologie che necessitano di una più stretta vigilanza.
Fondamentale è il ruolo del team infermieristico altamente specializzato che consente una monitorizzazione 24 ore su 24 dei malati, attivando nei casi dovuti il medico che ha in carico il paziente.