Pescia, già città regionale dell’infanzia e del bambino, ha aderito ad un protocollo proposto dall’Unicef per la piena attuazione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Con l’adesione, l’amministrazione comunale passa dalla parte simbolica dell’azione dell’Unicef, che aveva invitato a colorare di blu un edificio (il nido comunale il Cucciolo, nel caso di Pescia) a una serie di impegni ancora più dettagliati e circoscritti.
Ad occuparsi della questione è stato l’ assessore comunale Fiorella Grossi che ha presentato in giunta il protocollo, accolto all’unanimità.
Nel protocollo sono descritti i nove passi che ogni città amica dell’infanzia e dell’adolescenza deve compiere per avere questo riconoscimento. Alcuni di questi sono già adottati o in corso d’adozione come ad esempio i 12 milioni di euro investiti per la messa in sicurezza delle scuole comunali e lo sforzo economico previsto per il recupero funzionale, ma destinato essenzialmente ai ragazzi, dell’ex-Mercato dei Fiori, senza dimenticare il fatto che il comune di Pescia da anni è città regionale dell’infanzia.
“Guardiamo al futuro delle giovani generazioni pesciatine con attenzione e preoccupazione, per cui questa adesione è la naturale conseguenza e proseguimento di un percorso da sempre orientato per migliorare la qualità della vita dei più piccoli e delle loro famiglie, a cominciare dal massimo rispetto per i loro diritti e le loro aspettative”, hanno detto Giurlani e Grossi.