“La sanità toscana funziona, ma va salvaguardata nel prossimo futuro, anche a Pescia, partendo dal personale”. Lo ha detto il sindaco Giurlani, confermando così le preoccupazioni del consigliere di minoranza Francesco Conforti.
“I servizi erogati all’ospedale di Pescia sono sicuramente validi, le cure appropriate, la qualità di medici e infermieri elevata, il loro impegno encomiabile, la loro passione per il lavoro evidente”.
I recenti sviluppi di reparti e prestazioni danno sicuramente l’idea della volontà regionale di ampliare la gamma dei servizi sanitari all’ospedale di Pescia e, in generale, l’assistenza alle persone sul territorio.
Ma attenzione. Il problema maggiore e la preoccupazione più grande è però legata alla dotazione del personale, minata dal blocco del turnover e dalla minaccia di un esodo legato all’uscita dal lavoro in massa di persone per effetto della quota 100 pensionistica.
Giurlani, come Conforti, auspica che si mantenga fede a quel “patto territoriale del 2013, che garantisce l’eccellenza e la qualità di un diritto inalienabile di ogni persona, ovvero essere curato nel migliore dei modi possibili”.
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