Secondo l’ingegnere Enrico Mangoni dell’Università di Firenze, incaricato dell’analisi di tutti i ponti pesciatini, il ponte dei Marchi “potrebbe cedere da un momento all’altro“. “Gli interventi sul ponte sono necessari e senza di essi è impossibile riaprirlo al transito delle auto“, ha concluso Mangoni che ha paragonato la struttura ad “un vecchio di 100 anni che all’apparenza sembra stare bene ma che, in realtà, non è così”
L’assessore ai lavori pubblici Aldo Morelli ha illustrato tre progetti possibili per riaprire al traffico veicolare il ponte del Marchi, che dallo scorso agosto è utilizzabile solo a uso pedonale. Il primo dei tre è riqualificare il ponte così com’è sempre stato, recuperandolo staticamente, per un costo di circa 800mila euro. “Oppure potremmo arricchirlo di piste ciclabili pensili laterali, per una previsione di spesa di 1,3 \1,4 milioni di euro. La terza ipotesi è modificare la sede stradale e aggiungere le piste ciclabili per una spesa di 1,2 milioni di euro”.
L’intenzione dell’amministrazione comunale è di “riaprirlo prima possibile, in sicurezza e con una prospettiva di lungo periodo. La decisione definitiva sarà condivisa e partecipata dai cittadini, poi si dovrà reperire i fondi necessari”.
Le attività commerciali e artigianali della zona potranno richiedere la riduzione del 30% della parte variabile della Tari nel caso in cui i lavori dovessero protrarsi per oltre 6 mesi.