Conforti vs Petri sul question time. “Svilito ruolo consiglieri”, “Più efficienza”

Non si placa la polemica sulla possibile introduzione del “question time” durante i consigli comunali. La modifica sostanziale consiste nel fatto che, alla risposta fornita dall’amministrazione alle interrogazioni dei singoli consiglieri possa replicare solo e soltanto il consigliere interrogante, sopprimendo il diritto degli altri gruppi consiliari, sia di opposizione che di maggioranza, di poter a loro volta replicare a chi risponde.

“Svilisce il ruolo dei consiglieri comunali e le loro possibilità di vigilanza e critica, riducendoli a poco più che semplici spettatori di decisioni altrui, su cui avrebbero ancor meno tempo per parlare”, ha detto Francesco Conforti. “Il Question time è adottato già in moltissime assemblee -ribatte Paolo Petri-. I consigli comunali si arenano molto spesso in lunghe discussioni che si avvitano su se stesse senza portare alcun risultato”.

“E’ la conferma della gestione “padronale” che questa amministrazione intende imporre, come se il Comune fosse un bene personale e privato, da gestire a proprio piacimento, e non invece un patrimonio dell’ intera collettività”, è la convinzione di Conforti.