“Signore, torni il prossimo dicembre, anzi no. Torni nel dicembre 2019”. E’ quanto, più o meno, si è sentito dire un pesciatino residente ad Uzzano di 71 anni, G.B., nell’intento di prenotare una visita specialistica, l’eco doppler alla carotide. Oltre 15 mesi per una visita considerata a quell’età di fondamentale importare per controllare i fattori di rischio e ridurre eventi gravi come “ictus cerebri” di tipo ischemico o addirittura la morte improvvisa in pieno benessere.
“Leggo ogni giorno proclami dell’Azienda Sanitaria, al riguardo di strutture, aperture o altro di poco conto -è lo sfogo-. Ma forse ciò a cui dovrebbe finalmente pensare è un investimento nel personale così da garantire tempi più brevi nello svolgimento di visite soprattutto alcune”. G.B. ha necessità di fare quel controllo ed a questo punto sta pensando di rivolgersi ad altre strutture, pubbliche o private, sapendo però che dovrà percorrere assai più chilometri di quanti ne avrebbe percorsi facendosi visitare a Pescia o spendere assai più soldi.
La carotide è la principale arteria del collo. Si divide in due rami: uno è rappresentato dalla carotide esterna, da cui nascono altre arterie che portano il sangue alla tiroide, ai muscoli della faccia e a tutti gli organi della bocca; la seconda, più importante, è la carotide interna che si inserisce dietro l’orecchio in un canale del cranio che la conduce direttamente alla base del cervello. La carotide è molto importante perché, essendo il cervello l’organo nobile del nostro corpo ancora più del cuore, ha necessità di ricevere sangue ininterrottamente per garantire tutte le sue funzioni.