Nei giorni scorsi si è svolto il concerto di fine anno della L.A. Orchestra dell’Istituto Comprensivo Libero Andreotti, diretta dal professor Lorenzo Bocci, quest’ultimo anche in veste di umoristico presentatore della serata.
I giovani e talentuosi musicisti, hanno avuto l’onore di esibirsi nella suggestiva cornice dei giardini settecenteschi di Villa Garzoni a Collodi, alla presenza entusiasta del dirigente scolastico Riccardo Monti, del direttore della Fondazione Carlo Collodi Daniele Narducci, degli insegnanti di strumento, di genitori e amici.
Per l’occasione l’orchestra ha scelto brani tratti da un repertorio musicale moderno (Sofia di Alvaro Soler, la colonna sonora del film di animazione Cattivissimo me ecc.) che hanno riscosso un notevole successo, coinvolgendo il pubblico.
“La musica è come la vita, si può fare in un solo modo: insieme”, la frase del direttore d’orchestra Ezio Bosso è la sintesi perfetta del ruolo che svolge la musica all’interno della nostra scuola. Da alcuni anni, infatti, è attiva una sezione ad indirizzo musicale, in cui si conferisce un grande rilievo alla musica d’insieme, attraverso diverse attività che mettono in luce l’importanza di “fare gruppo”. I ragazzi hanno partecipato con interesse ed impegno ad alcuni eventi che hanno messo in luce il loro talento. Gli alunni di prima media, lo scorso 5 giugno, insieme ai bambini dell’ultimo anno della scuola primaria, hanno dato vita ad un saggio di fine anno, presso la sede di Valchiusa, nel segno della continuità tra un ciclo scolastico e l’altro. La L.A. Orchestra, che raggruppa gli studenti di seconda e terza media, vanta la partecipazione al concerto organizzato da Remuto (Rete musica Toscana) il 1 giugno, che si è svolto al Mandela Forum di Firenze: un’esperienza significativa per i ragazzi, che hanno potuto meditare sui valori della Costituzione italiana, alla vigilia della festa della Repubblica.
La Libero Andreotti crede nella funzione educativa e formativa della musica come mezzo importante per la crescita artistica e culturale dei giovani. Inoltre, nell’ imparare collettivamente a suonare, gli allievi hanno l’opportunità di relazionarsi con armonia, prendendo coscienza del proprio e dell’altrui ruolo all’interno di un gruppo, senza sviluppare rivalità negative ed imparando a dare il meglio di se stessi per un obiettivo comune.
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