Hacker, presa di mira azienda pesciatina. Riscatto di 4mila euro, in bitcoin

Anche un’azienda storica pesciatina finisce nel mirino degli hacker.

L’azienda, operante nel settore edilizio e dei complementi d’arredo, sarebbe stata colpita dagli hacker che in precedenza avevano truffato anche altre aziende in giro per il mondo. Il virus sarebbe capace di accedere ai dati dei vari computer e di creare un sistema tale da non permettere alcun accesso se non dietro il pagamento di un riscatto.

A dare l’allarme è stato uno dei titolari dell’azienda che, allarmato per il malfunzionamento del computer, ha immediatamente contattato la software house fornitrice del sistema di gestione aziendale. Che dopo qualche ora ha emesso la sentenza: “Dati irrecuperabili”. “Se vuoi riavere tutti i tuoi dati a disposizione -cita una nota scritta in inglese pervenuta da un indirizzo mail “usa e getta”- devi pagare 0,5 bitcoin”. Più o meno 4mila euro, 5mila dollari. “Hi, to unlock, decrypt, your computer make the payment 0,5 bitcoins to our wallet…”. Una volta effettuato il pagamento “riceverai una mail con le istruzioni per sbloccare il pc…”.

 

“E’ come se un ladro entrasse in casa tua e mettesse un lucchetto ‘impossibile da aprire’ su ogni armadio, cassetto, comodino, porta, finestre e si portasse via la chiave per riaprire tutto”, è lo sfogo di uno dei titolari che ha comunque provveduto a denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine.

Le valute virtuali e i bitcoin in particolare forniscono un nuovo e potente strumento per i criminali, terroristi, finanzieri ed evasori. Gli indirizzi bitcoin non hanno nomi o altra identificazione del cliente e il sistema non ha server o un servizio centralizzato.