VESCOVO TARDELLI. Due anni fa la nomina. In persona episcopi. Cosa succede a gennaio

Martedì 14 ottobre ricorrono due anni dalla nomina di monsignor Fausto Tardelli a Vescovo della Diocesi di Pescia.

Fu l’allore Vescovo Roberto Filippini a comunicarlo ai Fedeli radunati in Cattedrale, non senza un pizzico di sorpresa.

Il comunicato del nunzio apostolico Emil Paul Tscherrig che riportava la nomina di Fausto Tardelli, tutt’oggi Vescovo della Diocesi di Pistoia, a Vescovo della Diocesi di Pescia recitava testaulemente di “due distinte Diocesi che si uniscono nella persona del Vescovo“.

Ovvero, in persona episcopi, “nella persona del Vescovo”, espressione latina usata dalla Santa Sede per indicare l’unione di due diocesi, con la quale si lasciano inalterate le strutture di ciascuna diocesi ad eccezione del ministero episcopale, che è esercitato da un unico vescovo. Per Pistoia e Pescia, appunto, Vescovo Fausto Tardelli.

Difficile immaginare cosa accadrà per la Diocesi di Pescia tra pochi mesi, quando Sua Eccellenza Fausto Tardelli compirà 75 anni, il prossimo 5 gennaio. Potrebbe ripetersi l’istituto de “in persona episcopi”, oppure il Santo Padre potrebbe decidere per la fusione tra le due Chiese, Pistoia e Pescia.