AGITAZIONE DIPENDENTI COMUNALI. I soldi (forse) ci sono. Riduzione d’orario

Si è tenuto in Prefettura l’incontro tra l’amministrazione comunale di Pescia, la RSU e le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil. Sono state reiterate le richieste con l’auspicio di poter avere, finalmente, delle risposte certe e scongiurare lo sciopero dei diopendenti comunali.

GLI IMPEGNI DEL COMUNE DI PESCIA ►►► Secondo una nota dei sindacati, l’amministrazione si è impegnata, entro il prossimo 20 ottobre, a fare una ricognizione sui dati di bilancio al fine di individuare risorse disponibili e convocare, entro il 27 ottobre, un incontro con le sigle sindacali per comunicare eventuali novità e dare seguito alle richieste avanzate.

Fino a tale data, l’amministrazione si è impegnata a valutare la riduzione di alcuni orari di apertura al pubblico in funzione della forza lavoro disponibile per evitare di gravare con carichi eccessivi il poco personale rimasto.

Le Parti Sindacali, preso atto degli impegni assunti dall’amministrazione hanno deciso di sospendere lo stato di agitazione fino al 27 ottobre.

LE RIVENDICAZIONI ►►► Sono almeno 4 i punti sul tavolo che attendono risposta.

  1. La carenza di organico ormai insostenibile e gli uffici del tutto sguarniti. E’ sempre più difficile far fronte alle legittime aspettative dell’utenza, con carichi di lavoro sempre più impegnativi e con difficoltà a smaltire anche l’ordinario;
  2. Il mancato pagamento del premio di produttività che, contrattato nel corso del 2024, doveva essere corrisposto nel mese di luglio 2025 e, ad oggi, non è ancora stato messo in pagamento;
  3. il mancato riconoscimento del buono pasto che rappresenta, come indennità sostitutiva del servizio mensa, un diritto per chi effettua un orario di lavoro con rientro nel pomeriggio;
  4. La mancata attivazione, ad oggi, di uno strumento importante come le progressioni verticali di carriera che possono consentire uno sviluppo e un rafforzamento della struttura.