Il 5 gennaio 2026 il Vescovo Fausto Tardelli compirà 75 anni e, nel rispetto del codice di diritto canonico “è invitato a presentare le dimissioni al Papa”.
Dal gennaio 2024 le Diocesi di Pistoia e Pescia, pur distinte nelle rispettive strutture, sono unite nel ministero episcopale, che è esercitato da un unico vescovo, appunto, Vescovo Fausto Tardelli.
In persona episcopi, ovvero “nella persona del Vescovo“. Fu un incredulo monsignor Roberto Filippini, nell’ottobre 2023, a comunicarlo alla comunità pastorale. La scelta di Papa Bergoglio, se da una parte scongiurò la temuta prospettiva di un’unificazione o un accorpamento con altre circoscrizioni vescovili, dall’altra determinò la definitiva scomparsa di un pezzo di storia della nostra città.
TRE I POSSIBILI SCENARI ►►► Papa Leone XIV potrebbe optare per la definitiva unificazione delle due circoscrizioni vescovili. Oppure per la conferma dell’In persona episcopi.
Difficile, ma non impossibile, che possa invece decidere di nominare due nuovi Vescovi, uno per la Diocesi di Pescia ed uno per quella di Pistoia. A favore di questa ipotesi c’è la visita ad limina che Tardelli ha avuto, insieme ad altri vescovi toscani, in Vaticano con Papa Bergoglio nel marzo 2024.
Il vescovo di Pescia si era intrattenuto con Papa Bergoglio per chiedere delucidazioni sull’unione in persona episcopi che sta interessando le Diocesi di Pescia e Pistoia.
“Si tratta di una soluzione che vuole essere rispettosa delle culture locali, non si tratta quindi di fare accorpamenti fuori luogo o fatti a scrivania, piuttosto di un cammino che può portare in diverse direzioni“, fu la risposta di Papa Bergoglio.
Altro punto a favore, è la vitalità della Chiesa pesciatina, confermata, nei giorni scorsi, dalla numerosa partecipazione di giovani provenienti dal nostro territorio alla Giornata mondiale della gioventù. In 81 erano a Roma LEGGI QUI Luca Silvestrini