VILLA PESCIATINA DI PROPRIETA’ DELLO STATO sul mercato per riqualificazione turistica

C’è anche Villa Puccinelli Sannini tra i beni che il Demanio offre in gestione a investitori nazionali e internazionali per trasformarle in centri turistici, culturali, attività di co-housing e residenze universitarie. Nell’elenco anche due isolotti davanti a Venezia, l’Abbazia di San Cassiano in Umbria e la zona di Porta Portese a Roma. E poi caserme e vecchie stazioni.

I beni sono destinati ad investitori privati, nazionali e internazionali interessati a riqualificare i siti gestendoli, dal punto di vista culturale, turistico, per interventi di social/senior housing, residenze universitarie.

VILLA PUCCINELLI SANNINI, LA STORIA ►►► Situata all’interno dell’area del Mefit, la si vede transitando via Alberghi, nell’intersezione con via Campolasso.

L’impianto originario della villa sembra sia da ricercare nell’antica Stazione di Posta duecentesca luogo del cambio dei cavalli sulla strada per Lucca. Originariamente l’edificio era costituito da una modesta costruzione di campagna dei proprietà della famiglia Cattani, trasferita prima alla famiglia Sannini poi ai Puccinelli, nel 1860 quando Vincenzo Puccinelli ereditò il patrimonio dello zio Sannini. L’edificio è tuttora noto come Villa Puccinelli Sannini. Verso il 1870 la costruzione venne restaurata e trasformata fino ad assumere le forme attuali restando pur sempre destinata a residenza di campagna o estiva.

La proprietà insieme ad altre circostanti fu oggetto di acquisizione da parte del Demanio dello Stato al fine di costruire il mercato dei Fiori, Comicent, oggi Mefit.