Il 6 aprile si celebra la Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace (International Day of Sport for Development and Peace). Fu istituita nel 2013 dall’Assemblea Generale dell’ONU per riconoscere il contributo positivo che offre lo Sport ai fini della realizzazione dello sviluppo sostenibile e della conquista dei diritti umani. L’Assemblea Generale riconosce anche il ruolo fondamentale che Comitato Olimpico Internazionale e quello Paralimpico svolgono in questo ambito. La Carta Olimpica “insegna”.
La ricorrenza viene celebrata in tutto il mondo nella data in cui ebbero inizio, ad Atene nel 1896, i Giochi Olimpici dell’era moderna.
La festa si prefigge di contribuire ad accrescere la percezione e la consapevolezza della funzione storica svolta dallo Sport nel cercare di raggiungere crescita, pace, parità di genere ed integrazione sociale. Sport, quindi, come “strumento di pace” e collegamento tra i popoli, ma anche “mezzo per garantire i diritti umani ed una vita equa e dignitosa“, per consolidare i legami sociali ed incoraggiare la solidarietà ed il rispetto.
Grazie alla sua popolarità ed al suo fondamento su valori positivi, lo Sport è nella posizione ideale per dare il suo contributo agli obiettivi delle “Nazioni Unite per lo sviluppo e la pace“, ed ha il potere di trasmettere ai giovani i valori della solidarietà, della lealtà, della cura delle regole e del rispetto dell’altro.
A questo proposito dobbiamo evidenziare un provvedimento molto importante e significativo preso dal nostro Parlamento dieci anni dopo, il “20 settembre 2023: all’articolo 33 della Costituzione” è stato aggiunto un settimo comma che riconosce, finalmente, il valore dello Sport. Questo è il testo: «La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’ attività sportiva in tutte le sue forme».
Nelson Mandela sostenne che “Lo Sport ha il potere di cambiare il mondo, di suscitare emozioni, di ricongiungere le persone come poche altre cose, e di risvegliare la speranza dove prima c’era la disperazione”.
Lo Sport può aiutare il consumo e la produzione sostenibile e promuovere stili di vita rispettosi della natura ed intervenire in maniera ecosostenibile sull’impatto ambientale dei luoghi degli eventi. Riveste un ruolo primario nell’inclusione sociale e nella diffusione dei valori della solidarietà e della lealtà poiché offre un terreno comune in cui le persone possono incontrarsi, interagire e superare ogni barriera sociale, culturale ed economica.
Lo Sport, dunque, come strumento di pace e come legame tra i popoli, ma anche strumento per garantire i diritti umani e uno sviluppo sostenibile, per rafforzare i legami sociali e promuovere la solidarietà e il rispetto per tutti.
Papa Francesco ha definito lo Sport “un generatore di comunità”, soprattutto per i giovani perché “crea socialità”, fa “nascere amicizie”, crea condivisione, coesione, integrazione, partecipazione e senso di appartenenza, ed è un messaggio di concordia e di pace. Da condividere in pieno anche se questo annuncio, purtroppo, di recente non è stato ascoltato.
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