Massimo Boldi: tanto umorismo per tanti sorrisi. L’intervista di Carlo Pellegrini

Cosa possiamo dire a Massimo Boldi? Illustrare in poche righe la sua encomiabile carriera rimane un’impresa non facile. Lo ringraziamo quindi per averci concesso una rassegna di film divertenti ed espressivi e altrettante trasmissioni televisive da quasi cinquant’anni a questa parte.

Ai nostri ringraziamenti si aggiungono anche le congratulazioni autentiche per il suo innegabile talento artistico che gli ha consentito di raggiungere risultati molto elevati e una notorietà in tutto il mondo.

D. Boldi, qual è stato il segreto del suo successo?

R. «Sono simpatico».

D. Nella sua vita di attore, quale significato ha assunto la parola ironia?

R. «Cerco di prendere spunto da tutto quello che mi capita sotto gli occhi o tra le mani e di conseguenza cerco di trasformarli in una situazione divertente».

D. Quali doti occorrono per diventare un grande attore come lei?

R. «È una domanda a cui è difficile rispondere. Bisogna avere tante opportunità e tanti elementi. Non è così semplice. L’ importante è la tenacia, la voglia di arrivare e soprattutto di essere convinto di quello che stai facendo. Se vedi che è la strada giusta continuarla; ma se vedi che non ti dà soddisfazioni è meglio che lasci perdere».

D. Quali sono stati i momenti più belli che ha vissuto nei suoi film?

R. «Ne ho realizzati talmente tanti… Forse i film di Natale dagli anni Novanta fino al 2005».

D. Quali dei suoi film preferisce e ci suggerisce?

R. «Suggerisco “Vacanze di Natale ’95” e “Natale sul Nilo”».

D. Se dovesse descrivere la sua esperienza cinematografica e televisiva, quali parole utilizzerebbe?

R. «Bella, spregiudicata e piena di brio».

D. Si sente di più attore di cinema o di televisione?

R. «Mi sento quello che sono: Massimo Boldi».

D. A quali artisti come lei è stato legato e quali rimpiange?

R. «Sono legato a Cristian De Sica e a Renato Pozzetto. Rimpiango i grandi come Totò…».

D. Un suo libro è intitolato “Le mie tre vite. Ridere Piangere Ricominciare”. Qual è il significato profondo di questa affermazione?

R. «Ho dato questo titolo perchè sono tre momenti di vita reale da me vissuti e che hanno avuto un inizio e una fine».

Foto pagina facebook Massimo Boldi