CROCIFISSO VIVO IN SAN FRANCESCO. Svelato l’ultimo spasmo. Le foto

E’ stato svelato il Crocifisso “vivo” nella chiesa Conventuale di San Francesco. 

“…quel Volto rivolto verso l’alto è la sua alta e rara peculiarità. Non è il Crocifisso che conosciamo con il capo reclinato sul petto e con la muscolatura rilassata nell’abbandono della morte. Non ha il fianco squarciato… . Il Crocifisso in San Francesco è vivo“. Sono state le parole di Padre Vittorio Maggi nel corso della presentazione del restauro del crocifisso ligneo che già nelle prossime ore sarà riposizionato sull’altare maggiore.

Si tratta di un’opera la cui realizzazione è collocata nei primi anni del 1600, in legno policromo, meccato e dorato. E’ ritenuta di pregiata fattura per il tempo. La tecnica utilizzata ad effetto bronzo, lo stile plastico e la resa anatomica, nella tensione verso l’alto del Crocifisso ancora vivo che guarda al Padre, rimandano all’epoca di Guido Reni e di Gian Lorenzo Bernini.

L’anonimo e sconosciuto artigiano dell’epoca riuscì a cogliere e incidere sul Volto l’ultimo spasmo che precede la morte, il preciso momento in cui rivolge al Padre le sue ultime e strazianti parole “Perché mi hai abbandonato”.

Stat crux dum volvitur orbis recita l’antico motto dei Monaci Certosini che ci ricordano la stabilità della Croce nello scorrere delle vicende mondane che spesso vorrebbero cancellarla. Il restauro di questo Crocifisso ci aiuta a sperare e ci fa capire che non è sempre così”, ha detto il Vescovo Fausto Tardelli.

“La presenza del crocifisso nelle scuole o negli edifici pubblici in Italia ha radici che affondano nel passato, non si tratta soltanto di un simbolo religioso, ma anche di un elemento culturale che rappresenta la storia del nostro Paese”, ha detto il sindaco Riccardo Franchi.

Banca di Pescia e Cascina ha sostenuto il restauro. Il restauro è stato eseguito dalle restauratrici Ilaria Nardini e Laura Lanciotti sotto la supervisione della funzionaria della Soprintendenza di Firenze Jennifer Celani.