Il fisioterapista mi raddrizza? | Greta Mauri di Studio Fisioterapico Giusti

Molti pazienti in studio sono curiosi sulle manipolazioni vertebrali e spesso le domande che riceviamo sono proprio a proposito di questa tecnica manuale.

Ma di cosa si tratta?

È una mobilizzazione passiva, quindi effettuata dal fisioterapista senza che il paziente sia in controllo attivo del segmento, eseguita ad alta velocità e piccola ampiezza. Lo scopo è quello di muovere un determinato segmento articolare in una direzione.

Chi può eseguire una manipolazione?

Il fisioterapista specializzato in terapia manuale può decidere se usare queste tecniche a seguito di un’accurata anamnesi e di un’approfondita visita.

A cosa servono le manipolazioni? Quali sono gli effetti?

La comunità scientifica ha dimostrato che queste tecniche non servono a riposizionare una vertebra fuori posto né a rimettere dentro un disco erniato, se così fosse saremmo dei maghi. Perciò no, una manipolazione non raddrizza, non allinea né riallinea, non ruota e non comporta alcuna modifica a livello osseo!

Gli unici effetti delle manipolazioni sono:

  1. rilassare la componente muscolare;
  2. ridurre il dolore;
  3. migliorare la funzionalità articolare.

Cosa succede durante una manipolazione?

Durante la manipolazione si sentirà un rumore, che non rappresenta niente di pericoloso. Si tratta infatti di una cavitazione, ovvero di un processo fisiologico che porta alla formazione di bolle di gas all’interno del liquido sinoviale che troviamo nelle articolazioni. Il rumore è dovuto all’implosione di queste bolle al momento della manipolazione e non al contatto o sfregamento tra superfici ossee. Perciò non si tratta assolutamente di manovre che possono erodere o consumare l’osso, come invece si credeva in precedenza.

Sono manovre pericolose? Ci sono rischi?

In realtà la ricerca scientifica più recente ha dimostrato che non ci sono sostanziali rischi correlati alla tecnica manipolativa, però è bene che il professionista abbia raccolto una buona anamnesi perché solo in presenza di alcune particolari condizioni cliniche è controindicato procedere con queste tecniche.