Ponte all’Abate. Per Pescia Cambia “attivare tavolo di crisi”

I consiglieri comunali di Pescia Cambia, Vittoriano BrizziOreste Giurlani e Paolo Petri hanno scritto al Sindaco Riccardo Franchi per ribadire “le gravi ripercussioni sulle attività commerciali e produttive dell’intera zona, senza contare i disagi della comunità locale che la chiusura del Ponte, fino a 7-9 mesi sta creando“.

E propongono, da una parte l’attivazione di un piano di ristori per quelle attività che sono coinvolte definendo una zona rossa come era stato fatto nel 2019 per il ponte degli Alberghi, a Pescia, e dei Mandrini a Abetone.

Dall’altra, “l’attivazione di un tavolo permanente con il Comune di Capannori, Villa Basilica e le associazioni di categoria e con la Regione Toscana un Tavolo di Crisi”. Secondo i tre consiglieri di opposizione, il Comune di Pescia può intanto ridurre la pressione fiscale. “Si tratta di una procedura prevista per la Tari che, in caso di chiusura superiore ai sei mesi, prevede una riduzione della stessa con Delibera di Giunta, ma soprattutto posticipare le scadenze dove possibile e esonerare quelle aziende dal pagamento di nuove tasse, come passi carrabili su strade comunali”.

“Infine, chiedere con forza la realizzazione di una passerella pedonale autorizzata dal Genio Civile ad altezza di ponte per consentire il transito dei pedoni che parcheggiano la propria vettura di quà o di là dal Ponte”.