Pronto Soccorso con il fiato corto. Non bastano sette medici

“L’ospedale di Pescia non potrà mai restare senza Pronto Soccorso”.

Era scritto nel comunicato diffuso dall’Ausl Toscana centro lo scorso maggio per arginare, ovvero mettere fine, a quella che fu definita l’”ennesima fake news” sulla presunta chiusura del pronto soccorso di Pescia in orario notturno.

Si era nel pieno della campagna elettorale per l’elezione del nuovo Sindaco della città.

Ad oggi, è opinione diffusa tra medici e infermieri del nosocomio di via Battisti, “si fa fatica a tenere in equilibrio il reparto e garantire adeguati servizi”. Stando ai “si dice”, i dipendenti del pronto soccorso coprono un ambulatorio ogni turno. Il secondo turno è gestito da medici specializzandi, alcuni di loro senza diritto di firma. Qualche turno è coperto da dottori di altri reparti.

Gli accessi giornalieri al pronto soccorso sono circa 100. Numeri altissimi, quasi come lo erano nel periodo dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Ma in quegli anni i medici erano poco meno di 20, oggi appena sette.          Luca Silvestrini