I 103 anni del Sindaco padre della Biennale e del Parco di Pinocchio. Pippo e Gronchi

Ricorrono lunedì 26 dicembre i 103 anni dalla nascita di Giuseppe Rolando Anzilotti, partigiano, studioso di letteratura, sindaco di Pescia e Deputato della Repubblica. La sua morte risale al 1982.

Anzilotti, figlio di Mauro e Giulia Pacini, due ortolani che abitavano nei pressi della Porta Fiorentina, mostrò sin da piccolo una spiccata attitudine allo studio. Laureato in Lingue, Anzilotti compì numerosi viaggi negli Stati Uniti, per perfezionare le sue conoscenze linguistiche e letterarie.

Nel 1935 entrò nell’Azione Cattolica e fu presidente della Gioventù Italiana di Azione Cattolica della diocesi di Pescia dal 1939 al 1941.

Dopo l’8 settembre 1943, giorno dell’armistizio, l’Anzilotti entrò nella milizia partigiana di “Pippo”, al secolo Manrico Ducceschi, il comandante che operava sulle montagne di Lucca e Pistoia.

Nel 1951 si candidò alle elezioni comunali di Pescia, nelle file della Democrazia Cristiana, risultando il candidato più votato. Fu scelto Sindaco dal neoeletto consiglio comunale, il più giovane nella storia della città (aveva trentadue anni). Durante la sua permanenza in Comune, fino al 1956, Anzilotti, oltre a completare il processo di ricostruzione di Pescia dai danni della guerra, promosse varie opere di pubblica utilità. Nel 1951, fu inaugurato il Mercato dei Fiori. Nel 1955, fu la volta del nuovo stadio comunale. Nel 1953, fu organizzata la prima Biennale del Fiore. La sua azione più ricordata, senza dubbio, il Parco di Pinocchio a Collodi, iniziato nel 1954 ed inaugurato nel 1956, alla presenza dell’allora Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi.

Nel 1958 Anzilotti partecipò alle elezioni politiche, sempre nelle file della Democrazia Cristiana, risultando il primo dei non eletti alla Camera dei deputati, nel collegio di Firenze. Fece ingresso in parlamento per surroga nel 1961 e vi rimase sino al 1963. Luca Silvestrini