Morelli e Melosi, “Mefit risorsa del territorio e motore di sviluppo, ma tutti devono tirare dalla stessa parte”

“Il nostro programma elettorale si poggiava e continua a poggiarsi, come abbiamo sempre detto, su due pilastri, che abbiamo sempre definito i motori dello sviluppo del territorio : il Mefit e Pinocchio.

Il Mefit, il mercato dei fiori, e’ quindi  sempre stato una priorita’ per l’amministrazione comunale di Pescia, convinti come siamo che una sua salvaguardia sia essenziale sia per il settore floricolo che per la citta’, e in questa direzione da sempre ci siamo mossi. E’ bene ricordare che se nel 2016 il comune non avesse accettato il trasferimento del bene nel proprio patrimonio, si sarebbe giunti ad una sicura chiusura della struttura. Se lo ricordano bene tutti quelli, operatori e non, che allora parteciparono agli incontri e alle assemblee su quella emergenza.

Da allora e’ stato fatto un primo intervento, di oltre 3,5 milioni di euro, incentrato sulla messa in sicurezza sismica (gli stralli) e all’impiantistica (antincendio e via dicendo ). Interventi necessari per ottenere la definitiva idoneita’ della struttura sia per la commercializzazione di fiori e piante che per ogni tipo di altra attivita’.
Infatti, sapevamo che nel 2021 scadeva il tempo della proroga concessa dai VV.FF, ed e’ su quella che lo scorso anno i VVFF  si sono mossi con l’attivazione del decreto 758/1994 per la regolarizzazione delle violazioni, la cui mancata osservanza puo’ portare alla chiusura della struttura. Consapevoli di questa situazione ci siamo mossi, con una delibera di giunta, fin dal settembre 2020 per chiedere alla regione  Toscana di inserire il Mefit nelle priorita’ da finanziare con i fondi in arrivo del Pnrr. Nei mesi successivi abbiamo presentato il progetto la cui realizzazione consentirebbe l’ottenimento delle autorizzazioni definitive per l’uso della struttura, progetto  la cui realizzazione necessita di oltre 8.6 milioni di euro.
E qui e’ bene sottolineare che a vario titolo operano al Mefit piu’ di 600 aziende, che rappresentano primariamente un territorio che va dalla Valdinievole alla Versilia e interessano non meno di 500 produttori e circa 3500/4000 addetti, senza contare il peso e il ruolo che una piattaforma commerciale di settore potrebbe avere sul piano nazionale e oltre. Insieme e in accordo con il presidente del Mefit, abbiamo convocato un incontro con le associazioni di categoria, agricole e non, per  informare sulla situazione e rischi per l’utilizzo della struttura ma soprattutto perché i rappresentati dei vari settori economici fossero in grado di presentare il progetto Mefit, cosi come stiamo facendo noi, ai tavoli regionali dove si decidono le destinazioni dei fondi Pnrr.
Finalmente abbiamo una situazione che consente di trovare le risorse necessarie a risolvere la questione del Mefit, e’ quindi necessaria e indispensabile una decisa convergenza di tutti gli attori di questa delicata situazione”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Giacomo Melosi di Fratelli d’Italia.

“La notizia che se non vengono trovati 8,6 milioni di euro entro il prossimo giugno il Mefit sarà costretto a chiudere i battenti, preoccupa molto i rappresentati locali di Fratelli d’Italia, intervenuti sulla questione in una nota congiunta”.

“Siamo in ritardo. La situazione era ben nota ma il lassismo della amministrazione Comunale dovuto anche alle vicissitudini del sindaco Giurlani, delle note situazioni giudiziarie che hanno coinvolto gli uffici comunali, in ultimo le dimissioni del sindaco f.f e la totale assenza della Regione, hanno trascinato l’operazione di messa in sicurezza del Mefit ad un punto di non ritorno. Giugno è alle porte, se non interveniamo immediatamente rischiamo di veder chiudere il Mefit con tutte le conseguenze che ne deriveranno per il servizio pubblico del commercio dei fiori – esordisce Roberto Franchini, portavoce comunale di Fratelli D’Italia – ci siamo subito attivati con il senatore Patrizio La Pietra, membro della commissione Agricoltura del Senato e nei prossimi giorni ci incontreremo con il Consigliere Regionale Alessandro Capecchi.

L’obbiettivo e quello di scongiurare la chiusura che avrebbe notevoli ed infelici ripercussioni sul tessuto economico della città”.
“Le responsabilità e l’assoluta assenza di alcuni esponenti dell’amministrazione regionale hanno reso drammatica la situazione, evidenziando una malcelata volontà di far chiudere il Mefit a favore di altre realtà di cooperazione imprenditoriale del nostro territorio. Su questo verrà il momento di fare i conti, ma adesso l’obiettivo deve essere quello di impedire la chiusura per dare continuità ad un servizio pubblico essenziale per il territorio – gli fa eco Giacomo Melosi, consigliere comunale del partito di Giorgia Meloni – per questo auspichiamo un’unità di intenti di tutte le forze politiche presenti in comune e sul territorio, decisa a far pervenire sui tavoli regionali e ministeriali la ferrea volontà di mantenere in vita il Mefit. Nella attuale situazione di incertezza politica che sta attraversando l’istituzione pesciatina, il consiglio comunale e la Politica devono dare prova di grande maturità, mettendo da parte gli ‘interessi di bottega’ ed operare per il bene comune. Ne va del futuro della nostra città”.