Il Consorzio Torrente Pescia spa si è aggiudicato il bando per la vendita del complesso del Consorzio Acque e Depurazione, il depuratore di Veneri.
Le aziende consorziate sono dunque proprietarie dell’impianto di depurazione dei loro reflui industriali.
Nel bando erano state inserite precise clausole di salvaguardia su proposta proprio dell’amministrazione comunale: tutela dei dipendenti attualmente impiegati nell’impianto di depurazione, tariffe bloccate per i reflui civili e bonifica dell’area dell’ex termovalorizzatore.
Le aziende o enti riunite nel Consorzio, stando a quanto indicato sul sito sono sedici: Confindustria Lucca, Bianchi Dino, Cartiera della Basilica con gli stabilimenti di Botticino e Pracando, Cartiera della Toscana, Cartiera di Pratolungo, Cartiera Menegazzo, Cartiera Ponte a Villa, Ansalcarta, Cartiera San Rocco, Cartiera Santo Stefano, Cartonificio Snadreschi, Essity Italy, Frantoio Flosi Mirko, So.Car.Pi, Tolentino.
Appena qualche settimana fa la Regione Toscana si era detta preoccupata per la vendita del depuratore. Il consigliere Marco Niccolai, in particolare, si era detto preoccupato per le possibili ricadute ambientali. “La scelta della vendita del depuratore condizionerà la vita delle nostre comunità e del tessuto produttivo per sempre“.




































