Nella cattedrale di Pescia il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, ha presieduto la Celebrazione Eucaristica nella solennità di sant’Allucio, patrono secondario della diocesi pesciatina, che sancisce l’inizio dell’Anno Pastorale 2021/22.
Con il porporato fiorentino ha concelebrato il Vescovo Roberto Filippini, il quale ha rivolto al presule un caloroso saluto: “Eminenza Reverendissima, Carissimo don Giuseppe. La saluto con l’amicizia e la stima di sempre, che risale ai tempi giovanili dei nostri studi a Roma. E saluto con lei, la sua Firenze che con Pescia ha avuto secolari legami civili e religiosi. Non a caso la Patrona della nostra città, è Santa Dorotea, nella cui festa liturgica, Pescia nel 1308, passò dall’influenza lucchese a quella fiorentina.
Le sono sinceramente grato per aver accettato di presiedere questa Concelebrazione per la Solennità di Sant’Allucio, il conpatrono della nostra Diocesi, occasione in cui tradizionalmente si apre l’anno pastorale della nostra Chiesa diocesana”.
Presenti alla cerimonia il capitolo dei canonici della cattedrale di Pescia, quasi l’intera compagine clericale diocesana e i seminaristi del Seminario Maggiore Interdiocesano “Santa Caterina” di Pisa accompagnati dal rettore mons. Francesco Bachi e dal vice-rettore Simone Barbieri.
Nell’omelia, il cardinal Betori, ha posto l’accento anche sulla figura di sant’Allucio, sottolineandone soprattutto l’ospitalità rivolta ai poveri e ai pellegrini.
Carlo Pellegrini
(foto di Paola Silvestrini)













































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