E’ deceduto nelle scorse ore per le complicanze da Covid-19 Renato Spicciani. Aveva 73 anni, lascia la moglie Anna ed i figli Silvia e Marco e due nipotine. E’ la 28esima vittima nella nostra città da inizio pandemia.
Spicciani, conosciutissimo in città, fu consigliere comunale eletto nelle file del centrodestra, presidente della Commissione Consiliare Gemellaggi, dal 2009 al 2011, quando fu nominato consigliere di amministrazione di Cosea Ambiente spa, incarico che mantenne anche successivamente all’elezione di Oreste Giurlani a sindaco di Pescia. Attivo nell’associazionismo locale.
Nel giugno 2017 si rese promotore della realizzazione del quadro di Franco Del Sarto che ritrae il canonico Amleto Spicciani. Il quadro è posizionato sopra le librerie della Biblioteca Capitolare, di cui appunto Monsignor Spicciani è canonico bibliotecario, sull’esempio di altri suoi predecessori. Renato Spicciani raccontò a il Cittadino, del quale era “amico” e attento lettore, quali furono i motivi che lo spinsero a commissionare l’opera. Di seguito l’intervento di allora:
“Caro il Cittadino, tutto è iniziato il 17 febbraio 2015 quando il Canonico Amleto Spicciani, nella sala monumentale della biblioteca capitolare della Diocesi di Pescia, presentò un suo studio su Santa Dorotea, patrona di Pescia. Io ero presente ad ascoltare, quando alzando gli occhi, mi colpirono i vari ritratti ad olio che erano attaccati sulla sommità dei libri. Rappresentavano i canonici bibliotecari che si erano succeduti nel corso dei secoli, fino dal suo fondatore Canonico Cecchi. Così mi venne l’idea di far ritrarre don Amleto e porre il suo ritratto accanto agli altri, essendo adesso lui il titolare di quella carica. Il tutto perchè pensavo che nel ramo di apparteneza alla mia famiglia, non c’era stato nessuno che aveva dato lustro come don Amleto, studioso, ricercatore, insegnante e uomo di fede, con riconoscimenti a livello nazionale. Era forse presunzione? Forse ma io ci tenevo moltissimo, convinto anche delle parole di mio padre Siro che indicava sempre Gaetano, padre di Amleto, come suo “cugino”. Mi inoltrai nelle ricerche, ma la speranza di una parentela vicina sparirono. Ma sono un testardo e così ho approfondito le ricerche e finalmente ho trovato l’avo iniziale che ci unisce: Pietro Spicciani (1768) che aveva generato due figli Antonio (1792) e Domenico (1793). Senza dilungarmi nella scala delle nascite io provengo da Antonio e Amleto da Domenico. Caso dunque risolto. Decisi così di proporre la donazione al Canonico Stefano Salucci, presidente del Capitolo della Diocesi, che naturalmente accettò. Un ringraziamento particolare va a Carla Papini, presidente dell’associazione “Amici di Pescia” che ha contribuito alla riuscita dell’iniziativa. A Paolo Vitali, direttore della Biblioteca Capitolare, al Vescovo Monsignor Roberto Filippini, al Canonico Stefano Salucci e al pittore Franco Del Sarto che ha eseguito. Renato Spicciani”.