“L’amministrazione Comunale di Pescia, nel rispondere ai rilievi della Corte dei Conti, ha prima manifestato l’intenzione di dismettere le quote societarie acquisite in Acque SpA e successivamente deliberato la liquidazione del COAD”. E’ scritto in una nota del Partito Democratico pesciatino.
“Ciò riporta all’attenzione proprio la questione COAD, un Ente di cui sappiamo solo essere oggetto di un’infinita liquidazione anche perché, da tempo immemorabile l’amministrazione manca di informare il Consiglio Comunale in materia. Il COAD aveva la proprietà del
depuratore industriale di Veneri che raccoglie i reflui idrici delle cartiere poste lungo il Pescia minore.
In questo scenario nebuloso, si decide, a quanto pare, di alienare le quote senza che il Consiglio e la città abbiano elementi solidi per giudicare la congruità della dismissione di questi importanti asset.
Intendiamo portare in Consiglio un’interrogazione affinché la maggioranza fornisca maggior documentazione a sostegno della bontà della procedura.
A questo punto è di evidente interesse pubblico conoscere:
– il contratto di compravendita del 1990 con cui i Comuni di Pescia e Villa Basilica hanno acquistato le quote del Torrente Pescia;
– il contratto fra il Torrente e i Comuni per il pagamento degli oneri;
– quale sia il patrimonio attuale del COAD, cosa che dovrebbe essere illustrato pubblicamente dai liquidatori visto che non mi risultano comunicazioni in tal senso rivolte al Consiglio Comunale;
– se la partecipazione azionaria in Acque sia di proprietà del COAD o del Comune di Pescia e nel primo caso, essendo un Consorzio, metà del ricavato andrebbe al Comune di Villa;
– quale metodo intendano adottare i liquidatori per la dismissione dell’impianto di depurazione di Veneri, se asta pubblica o trattativa privata ad esempio. Quali entrate ha garantito l’appalto infinito della gestione al Torrente Pescia;
– e ancora, se la liquidazione del COAD è l’alienazione della partecipazione azionaria, determina la decadenza del patto che garantiva un posto nel CdA di Acque;
– se la posizione del Comune di Villa Basilica, contemporaneamente socio del COAD e del Torrente Pescia, non provochi un evidente conflitto di interessi, con conseguente incompatibilità nell’assunzione di scelte amministrative/operative.
Queste sono preoccupazioni fondate, e sarà cura del PD farle giungere in Consiglio, affinché ognuno, una volta debitamente informato, si assuma consapevolmente le proprie responsabilità”.