Biennale del Fiore 4.0. L’idea di una studentessa pesciatina

Una nuova Biennale del Fiore, 4.0, per valorizzare il settore florovivaistico e promuovere il territorio.

E’ l’idea di una studentessa, Elena Raimogni, 26 anni di Collodi, recentemente laureatasi in Progettazione e Gestione dei Sistemi Turistici Mediterranei all’Università di Pisa.

Il suo progetto, “un evento completamente innovativo nel quale saranno coinvolti tantissimi operatori locali, non solo del settore florovivaistico ma anche artistico e storico-geografico”, è stato oggetto di tesi ed è piaciuto moltissimo ai relatori che l’hanno ascoltata interessati e premiata con un’eccellente votazione, 108/110.

Nell’idea di Elena, l’esposizione dei fiori e delle piante, la promozione del territorio e dei prodotti enogastronomici locali e l’area commerciale troveranno ognuno un suo preciso spazio all’interno di tre location distinte, tutte al Mefit, il nuovo mercato dei Fiori in via D’Acquisto.

La “tre giorni” della Biennale 4.0 un programma ben definito, tutto già nell’intuizione di Elena che “da grande” vorrebbe lavorare in un’agenzia di organizzazione eventi. “L’evento sarà aperto con una sfilata dei rioni storici pesciatini ed una di moda a tema floreale con gli abiti realizzati completamente di fiori come quelli di Nicole Dextras o in sisal fibra vegetale ricavata dall’agave su cui vengono cuciti sopra fiori veri”. La mostra si chiuderà con fuochi d’artificio.

La prima mostra dei fiori risale al 1953 e fu allestita nel mercato dei fiori di allora, in via Amendola. Dal 1956 la manifestazione si è svolta regolarmente ogni 2 anni fino al 2004.