Eugenio Giani e la celebrazione di Pinocchio. Come Enrico Rossi nel 2014

Ha cominciato con l’elogiare la lungimiranza del professor Rolando Anzilotti, quando nel 1953, allora sindaco di Pescia, per primo ebbe l’idea di un parco commemorativo del romanzo del Lorenzini.

Poi ha ricordato come “Le avventure di Pinocchio. Storia di un burrattino”, sia un “capolavoro mondiale tradotto in 350 lingue o idiomi”, ed ancora, con dovizia di particolari, che la prima puntata del Pinocchio apparve pubblicata il 7 luglio 1881 sul periodico per l’infanzia Giornale per i Bambini.

Come fosse un copione, ha anche detto che per la Regione Toscana, “Pinocchio è un biglietto da visita nel mondo” e che è intenzionato a rilanciarlo.

Sono le parole del neo presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, pronunciate in occasione dell’inaugurazione del Polo Pediatrico Bartoli, alle quali vogliamo sinceramente credere.

Ma, ahinoi!, assomigliano tanto a quelle dette nel 2014 dal governatore Enrico Rossi, e magari da qualcuno altro anche prima di lui. L’occasione fu una visita a Pescia durante la campagna elettorale di Giurlani. “Il Parco di Pinocchio è un posto su cui puntare, con progetti concreti, per promuovere l’identità culturale dei territori, in quanto strategico a livello regionale”, riportano le cronache di allora. Oppure, “…l’importanza di Collodi e di Pinocchio per la Toscana non solo a livello identitario ma anche di sviluppo strategico”.

Intanto Pescia e Collodi, ancora aspettano. Il rilancio, davvero, di Pinocchio e del borgo che ospita il Parco, non può competere solo alla Fondazione Collodi, che se ne dica, ma anche alla Regione, o ai privati, attraverso accordi e convenzioni. Si è detto e scritto fino alla noia che Pinocchio potrebbe da sè dare vigore ad un’economia, quella pesciatina, piegata sui fiori e qualche cartiera. Ora è tempo di agire.

Ospiteremmo volentieri già dai prossimi giorni un intervento del presidente Giani sulla questione.