Il Corriere della Sera, La Repubblica, TgCom, Ansa e tanti altri. I più letti quotidiani nazionali hanno riportato la notizia dei maltrattamenti di anziani al San Domenico e l’arresto delle tre operatrici.
Nei giorni scorsi alcuni pesciatini, cronisti ma anche persone comuni attente a quello che succede in città, sono stati contattati dalla redazione di Pomeriggio 5, il talk show di Barbara D’Urso, decisa a fare luce sull’inquietante vicenda.
I riflettori su Pescia negli ultimi anni si sono accesi altre volte, e non sempre per celebrare le eccellenze del territorio, l’infaticabile operosità di aziende, associazioni o l’arte e la storia che si porta dietro a sè. Ecco i precedenti.
Nel maggio del 2015, quando un ragazzo di 27 anni seviziò, fino a portarla alla morte, la cagnolina Pilù, un pinscher nano. Nell’ottobre dell’anno successivo il video delle torture venne pubblicato su Facebook. L’abitazione del giovane per alcuni giorni fu assediata dai cittadini e da una troupe de Le Iene di Italia 1 che raccontò i fatti accaduti.
“Quell’allenatore è un pedofilo. Punto e basta”, ebbe a scrivere nell’ottobre 2017 la blogger Selvaggia Lucarelli sulle pagine de Il Fatto Quotidiano al riguardo dell’allenatore di volley residente in Valdinievole accusato di atti sessuali con una dodicenne.
Il ritrovamento, nell’aprile 2017, del corpo senza vita, mummificato, di un’anziana signora in un appartamento in via Marconi. Fu la figlia a tenerlo nascosto così sorprendentemente a lungo, quasi 10 anni, al solo scopo di continuare a riscuoterne la pensione, sua unica fonte di reddito.
Riflettori su Pescia anche per le molestie a due bambine da parte di tre extracomunitari nel luglio 2018, la rielezione di Giurlani ad un anno dal suo arresto o l’arresto della cittadina cinese 40enne indagata del reato di sfruttamento della prostituzione in due appartamenti ubicati in Pescia in via Vetturali e in via dell’Acqua.