Truffa graduatorie scolastiche. Denunciato pesciatino

Si torna a parlare di diplomi falsi per l’inserimento nelle graduatorie Ata degli istituti scolastici. I militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Pistoia hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica tre persone, due uomini e una donna, ritenute a vario titolo responsabili di truffa aggravata ai danni dello Stato, falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale, falsità ideologica e materiale commessa da privato in atto pubblico e per l’inosservanza delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa.

Tra loro c’è anche un 31enne residente a Pescia ma di origine campana che ha presentato per l’inserimento nelle graduatorie del personale ATA titoli (un diploma ed una dichiarazione di servizio) rilasciati da un istituto campano non paritario e da un ente non avente le caratteristiche né di Ente locale né di Amministrazione Statale, ottenuti con artifici e raggiri e riuscendo così a trarre in inganno i dirigenti scolastici pistoiesi che provvedevano alla stipula di contratti di lavoro.

E’ stato rettificato il punteggio in graduatoria.

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Le indagini non sono concluse e nei prossimi mesi verranno sentite a verbale altre persone inserite in graduatoria ATA grazie a titoli di istituti ed enti “sospetti”, gli accertamenti hanno infatti evidenziato effettivamente la presenza, nelle graduatorie di 3° fascia del personale ATA di vari Istituti scolastici della Provincia di Pistoia, valide per gli anni scolastici 2017/2018, 2018/2019 e 2019/2020 e bandite con Decreto Ministeriale n. 640 del M.I.U.R., di un considerevole numero di persone provenienti dalla Campania che hanno presentato diplomi con voti altissimi e importanti esperienze professionali svolte in più istituti scolastici.