La bomba d’acqua che si riversò su Pescia lo scorso 17 giugno fu di una portata eccezionale, circa 80 millimetri, e causò notevoli danni un po’ ovunque.
Il comune di Pescia ha provveduto a fare un censimento per stabilire i danni pubblici e partire subito con i lavori, con la formula della somma urgenza.
L’importo complessivo degli interventi supera i 268mila euro e verranno anticipati dal comune di Pescia e, una volta rendicontati alla regione Toscana, sarà quest’ultima a provvedere al finanziamento delle opere, rimborsando il Comune.
Nel dettaglio si tratta di 8 interventi distribuiti sul territorio per opere di recupero e messa in sicurezza dovute a :
- il cedimento della scarpata di valle in val di Torbola, località Serrine, Pontito (105mila euro)
- il cedimento esteso di un fosso coperto in via di Mazzalucchio a Collodi ( 31mila euro)
- la rottura della tombatura stradale e la ricostruzione della scarpata in via per Medicina a Pietrabuona (19mila euro)
- il cedimento della banchine stradali e il dissesto dell’alveo del fosso in via del Cicero a Veneri (24mila euro)
- la rottura tombatura con cedimento della scarpata in via di Monte a Pescia, nella località che ne prende il nome (12mila euro)
- infiltrazioni con cedimento strutturale alle scale monumentali di Palazzo del Vicario (10mila euro)
- il cedimento della struttura del tetto del fabbricato comunale in via Fiorentina a Pescia (10mila euro)
- danni a padiglioni e edifici nei cimiteri di Pescia, Collodi, Veneri (59mila euro)