La Corte dei Conti ha depositato la sentenza con la quale condanna il sindaco Oreste Giurlani al pagamento di € 724.331,65, “pari alla somma complessiva di cui il convenuto si è appropriato tra il 2012 e il 2016, fatto per il quale pende nei suoi confronti presso il Tribunale di Firenze processo penale per il reato di peculato”.
Secondo quanto scritto, “nella sua qualità di Presidente dell’ente, ha direttamente gestito il denaro di Uncem Toscana a proprio beneficio, compilando i prospetti cumulativi relativi a rimborsi per spese di viaggio e di missione non spettanti, acquistando beni personali, privi di finalità istituzionali, pagando le rate di finanziamenti personali e affidando a sé stesso incarichi retribuiti”.
Per la Corte dei Conti, “vi è prova documentale dell’avvenuto pagamento diretto da parte di Uncem Toscana delle rate di due finanziamenti personali accesi da Giurlani presso la Barclays Bank nel 2008, per complessivi € 14.013,15…”.
Sotto accusa anche i sei contratti di collaborazione con Uncem stessa per i quali Giurlani ha percepito emolumenti complessivi per € 143.960,83. “Le dichiarazioni rese dai collaboratori di Uncem alla Guardia di Finanza convergono nell’affermare che Giurlani non ha dato alcun contributo…”.
Infine, per la Corte dei Conti, “L’elemento soggettivo che connota la condotta è il dolo”.