Affreschi settecenteschi in sala consiliare. Visite il 25 aprile

Com’è noto nelle settimane scorse è terminato l’importante restauro ad opera di Quelli con Pescia nel cuore degli affreschi raffiguranti stemmi di vicari succedutisi tra il XV e il XIX secolo, nella sala consiliare di Palazzo Vicario.

La sala resterà aperta straordinariamente al pubblico giovedì 25 aprile con il seguente orario: 9,30 – 12,00.

La grande sala, che si affaccia sulla piazza e la domina dall’alto, presenta due serie di stemmi, alcuni più antichi e frammentari al di sopra di una cornice in pietra, sotto la quale corre una fascia continua dipinta con altri stemmi di vicari succedutisi tra il XV e il XIX secolo. Lì vi sono gli stemmi con il nome del vicario e le date del suo mandato leggibili nei lambrecchini o in ricchi cartigli collocati in basso, in cui sono raccolte anche altre informazioni, come le attività svolte dal magistrato o il nome degli avi che l’hanno preceduto nella medesima carica.

La fascia dipinta fu realizzata in occasione dei lavori che interessarono il Palazzo a partire dal 1719, all’epoca del vicario Giovanni Gori. Il grande stemma Gori, d’azzurro a due chiavi decussate d’oro legate di rosso, il più imponente della sala per la collocazione sopra la porta d’ingresso, ricorda nel cartiglio che il cavalier Giovanni Gori ideò e iniziò l’ampliamento della sede vicariale ma che, alla sua morte, fu il fratello Cesare Nicolao, suo successore nella carica di vicario dal 1720 al 1723, a portare a termine i lavori del palazzo e la sua decorazione.